Dove e cosa mangiare a Ravenna
Ravenna è la seconda città più grande d’Italia per superficie. Nonostante il comune comprenda alcuni lidi della riviera romagnola, la sua estensione nell’entroterra ha dato origine a numerosi piatti di terra.
Una cosa che devi assolutamente assaggiare? Le Caterine, biscotti a forma di bambolina o gallo ricoperti di cioccolato e decorati con glassa e zuccherini; preparati nei giorni della festa di Santa Caterina d’Alessandria, il 25 novembre.
Cosa mangiare
Cappelletti al ragù, Passatelli in brodo, Braciola di castrato e tutti i piatti tipici ravennati che non puoi perdere
Dove mangiare
I migliori ristoranti tradizionali dove assaggiare i piatti della cucina ravennate
La storia di Santa Caterina
C'era una vecchia, di nome Tecca, che tutti sfuggivano. Era una vecchia maligna e la malattia (era lebbrosa) l'aveva resa anche più impaziente e astiosa con tutti. Ma soffriva... E Caterina incominciò coraggiosamente ad assisterla, a curare le sue piaghe ributtanti e puzzolenti.
Riordinava la cameretta che il calore e l'odore delle piaghe e delle bende rendeva soffocante e dove l'aria era irrespirabile, La vecchia non sembrava commuoversi a tanta bontà, e, alle attenzioni, alle cure affettuose, rispondeva con sgarbi, con cattive parole. Caterina, paziente, continuava sorridendo. Invano la mamma stessa della santa la ammoniva perché smettesse.
Una mattina la fanciulla vide sulle sue mani un'eruzione sospetta... Forse la terribile malattia l'aveva colpita? La giovanetta però non cessò con questo la sua assistenza alla povera vecchia, che tanta carità finì col vincere.
La vecchia morì e Caterina preparò la sepoltura e la seppellì. Quando ebbe gettata l'ultima manata di terra sulla tomba, ella vide che dalle sue mani era scomparsa ogni traccia di malattia.
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